Login | Forgotten password? | Sign in

06/27/2011

Il ghiaccio e' rotto!

Straitkurv

Imagine

A distanza di qualche giorno, comincio a riprendermi...

Non mi sembra vero che finalmente abbiamo suonato i nostri pezzi dal vivo! Tongue out

E sono davvero felice di poter dire di far parte di un gruppo che ha suonato dal vivo, oltre a musica originale per metà del concerto,

brani come Starless, dei King Crimson, un frammento di A plague of lighthouse keepers dei Van Der Graaf Generator, oltre a svariati minuti strumentali di pura psichedelia. Sono orgoglioso di noi, scusate ma devo dirlo.

E sono felice della reazione del pubblico: in particolare, mi hanno perfino stupito i complimenti di chi non adora il progressive, tutt'altro, ma che si è divertito al nostro

concerto di debutto.

Una grande iniezione di entusiasmo per il futuro: speriamo di poter suonare sul palco di una manifestazione più propriamente musicale al più presto. Sicuramente, faremo di tutto per rispondere a quanti ci hanno chiesto quando avrebbero potuto risentirci: grazie di cuore a tutti! Tongue out

Comments: 4 | Send a comment

06/28/2011 - 20:29 Ipponax
Anche il secondo concerto sara' unico, basta che ci sia :-D

06/28/2011 - 20:30 Ipponax
P.S. Cacchio, che foto!

06/28/2011 - 20:37 elephantom
Faremo il possibile, Ippo! :)
E ok, ok, è giusto, le foto sono quasi tutte fatte da te...GRAZIEEEEEE!!!

06/28/2011 - 20:48 Ipponax
De nada :-)
Peccato non poter pubblicare quelle dei piccoli fans, alcune sono davvero notevoli...

06/23/2011

E' stasera!!!

Straitkurv

Imagine

Oddioddioddioddioddioddio...ora ci siamo davvero.

Gargarismi, stare zitto, NON URLARE CONTRO QUELLO CHE TI HA TAGLIATO LA STRADA!!! E se poi ti manca la voce?!?

...i testi...ah, sì, i testi, me li ricordo...cos'è che diceva la terza strofa di quella...? Aaaargh...Frown

...

Macchè! Smile

Cioè, macchè, in realtà la tensione, se non palpabile, è almeno flirtabile.

Sì, è solo una serata, ma innanzitutto per noi è la prima; in secondo luogo, il nostro non è un gruppo che farà molte serate, perchè suonando pezzi propri non è facile suscitare la fiducia dei gestori (in questo senso, davvero grazie a La Vetreria, che in qualche modo ha scommesso con noi e col nostro pubblico). Quindi, è importante iniziare col piede giusto.

 

Intanto, devo ringraziare chi, pur non facendo parte del gruppo, si è fatto in quattro e anche in otto per dare una mano: Francesca e Giovanni, che ci hanno suggerito questo luogo e si sono mossi in prima persona per farci incontrare con il gestore; Enrica, che mi truccherà e che mi ha procurato un bel po' di cose che indosserò per interpretare alcuni pezzi, oltre ad avermi dato anche qualche idea sul cosa poteva servirmi; Linda, anche lei mi ha procurato cose indispensabili col suo solito entusiasmo; Piero, Michi, Carla del Red, gli altri miei colleghi di lavoro e gli amici tutti per l'entusiasmo con cui si sono messi a disposizione.

E' bello ogni volta trovarvi esattamente là dove ne ho bisogno: grazie!

 

E ora via, a montare tutto: YEEEEEEEEEEEH!!!! Laughing

 

No comments | Send a comment

06/23/2011

Ecco cosa mi manca

11st chapter of the tale "Non ho comprato il pepe verde"Search

Nebbia. O fumo. Nuvole, forse. Sogno. Foresta tropicale, ancora umida della rugiada notturna, ed io ho la faccia immersa nel caldo muschio del sottobosco.
"Buongiorno, Franci!"
Giovanna è sempre Giovanna. La stringo forte. Poi, decidiamo di dare un salutino al tappeto.
"Resti a pranzo? Ti faccio assaggiare una mia nuova ricetta."
Mi piace cucinare. Ecco la pasta corta, l'aglio, la mozzarella, i pomodori freschi. Mi manca solo un ingrediente.

No comments | Send a comment

06/21/2011

Allucinantefatto

10st chapter of the tale "Non ho comprato il pepe verde"Search

Nebbia. O fumo. Nebbia fumosa. Fumo nebbioso, stanza piena di. Aria quasi irrespirabile. Eccitazione palpabile. Ma nessun erotismo. Programma televisivo di divulgazione scientifica: Albert Vives espone, in modo comprensibile a tutti, i risultati della sua ricerca, che ha rivoluzionato la vita dell'umanità. Abbiamo capito tutto.

?

Tutta questione di assi. Tramite qualche controllo, possibile indirizzare la nostra vita verso sicuro successo. Presentazione talentoscopio. Presentazione analizzatore di sentimenti. Ressa ai centri di controllo. Tutti vogliono sapere. Tutti vogliono avere successo. Tutti seguono le istruzioni degli addetti. Tutti osservano scrupolosamente le loro prescrizioni.
SPOT: cattivo umore? Problemi esistenziali? Un comodo reintegratore in confetti, e tutto torna a posto. Metti il turbo alla tua vita. Turbo-life. Il 99% della popolazione usa Turbo-life. Il 99% della popolazione ha messo ordine nella propria vita. Il 99% della popolazione si sposa col partner della propria vita. Il 99% della popolazione ha in mano la propria vita. L'1% la vive. Ribelli. Conservatori reazionari. Idealisti pericolosi. Drogati. Isolarli.

~

Edizione straordinaria. Scoperto nello spazio oggetto misterioso. Aggiornamento: è una specie di orologio? E' il Motore Immobile?
Lo Stagirita si rivolta nella tomba.

~

Abbiamo convinto tutti. La nostra tecnologia è avanzatissima, nessuno può immaginare che cosa siamo in grado di fare. Ma spacciare l'Orologio da noi costruito per Creatore è stata una buona idea, ha sempre funzionato. I suoi meccanismi suggeriranno agli scienziati le idee che noi vogliamo suggeriscano loro. Il suo funzionamento sarà al riparo da manomissioni. Il suo influsso assicurerà l'assunzione costante dei nostri prodotti. Condizionerà i pensieri. Basta con le differenze: tutti uguali, tranne noi undici, che assicureremo al mondo la giusta direzione. Grande Vives. Ingenuo Vives. Il suo gioco trasformato in realtà: è stato il primo a cedere.

~

Ormai tutti vivono a tempo, assecondando in pieno i quattro quarti scanditi dall'Orologio Meta-Universale: chi si trova per caso in sette ottavi, corre dagli specialisti, che lo risincronizzano, in modo da poter tornare a far parte, a pieno titolo, della nostra perfetta società. È finito il tempo dei rischi, dell'insicurezza: grazie al proprio Grafico della Personalità e degli Interessi, chiunque può rivolgersi all'Ufficio Amicizie e rintracciare, senza errori, il gruppo di cui far parte; l'analizzatore di sentimenti scoverà poi l'anima gemella di ognuno. Basta con le scelte difficili, con le incomprensioni insanabili, con i litigi definitivi: se si sa con certezza scientifica di essere fatti l'uno per l'altra, ogni cosa si aggiusta, si ricompone, si dimentica. Chiaramente, l'attrazione fisica sarà monodirezionale: che senso ha fare del sesso con chi non è il compagno o la compagna della propria vita?

~

Arrestati Giovanna e Francesco: si dedicavano a pratiche sessuali quasi quotidiane senza preventivo fidanzamento. Il Gran Consiglio è diviso: condizionarli per addizione o per sottrazione? Farne una coppia perfetta o eliminare la loro attrazione fisica reciproca? Piccoli problemi, legati al fatto che siamo in un periodo di transizione.
Stroncare sul nascere ogni insana proliferazione di artisti. Controllare il fabbisogno di professionisti. Prevedere questo fabbisogno, in modo da condizionare i soggetti fin dalla nascita. Dare una spiegazione convincente di tutto: niente enigmi archeologici, niente misteri della mente, niente emozioni incontrollabili - l'inspiegato genera fantasie perniciose.

~

Allarme generale. Manomissione dell'Orologio. È impossibile: pochi possono accedervi, e tutti sono ben controllati da analizzatori di fantasie. È stato un filosofo. È la prima volta, dopo secoli di condizionamento perfetto, che si verifica un guasto. Conseguenze imprevedibili. Contraddizione in termini, rispetto alla Logica Assoluta: non possibile collegare sostantivo 'conseguenza' ad aggettivo 'imprevedibile'. L'Orologio va ora in sette ottavi, ora in nove. I meno condizionati vengono scagliati nel passato durante i cicli in sette ottavi, nel futuro durante quelli in nove. Ripristinare i quattro quarti: impossibile, avvicinarsi all'Orologio significa subirne in pieno l'influsso temporale, anche i più condizionati vengono sbalzati via nel tempo. Peggioramento: falla nel condizionamento all'assunzione prodotti Turbo-life. Alcuni riflettono. Altri sognano. Aspetto più preoccupante: in atto un 'merge' tra pensieri, ricordi, emozioni di individui diversi. Assurdo: alcuni cominciano a vivere il presente. Pazzesco: fanno ciò che hanno voglia di fare, senza consultare gli analizzatori. Sensi di colpa inattivi. Vicini a condizioni di non ritorno.
~

Jane mi stringe forte la mano, mentre Kospiger mi dice:
"Sono riusciti a bloccare la reazione. Solo pochi di noi sono rimasti liberi. La ripresa, seppure limitata, del condizionamento ha fatto sì che la maggioranza della gente sia tornata schiava delle proprie abitudini, delle proprie sicurezze. Ma tutti hanno dimenticato l'Orologio, gli analizzatori, il mio nome. E presto anche noi dimenticheremo: è un programma di emergenza assoluta, scattato nell'Orologio ad un secondo dalla condizione di non ritorno, resettando anche la data: 28 agosto 1995. Ma ora, noi siamo liberi: e a noi sta rimanerlo."

No comments | Send a comment

06/17/2011

Perche' un altro blog?

other

Imagine

Ciao a tutti! Smile

I vecchi frequentatori di elephantom.net avranno probabilmente pensato di aver sbagliato indirizzo: no, questa è sempre la casa dell'elefantasma, ma...ristrutturata dalle fondamenta! Cool

Dopo tanti anni, ne sentivo davvero il bisogno, ma soprattutto LA VOGLIA!!! Tongue out

Una volta avuta l'idea, mi sono messo al lavoro (nei ritagli di tempo, come sempre) per cercare di realizzare un sito che si allontanasse dal tipo di cose che siamo abituati a trovare sul web, senz'altro rassicuranti, pronte da usare, ma che, secondo me, ci portano a pensare che così si faccia, così debba essere. ARGH! Yell

 

Sì, il punto è proprio questo, e vale per il web, per la musica, per la politica, per la televisione...NON C'E' un modo giusto e altri modi sbagliati, ma potrebbe essere distruttivo abituarsi ad un modo solo, perchè quel modo avrebbe davvero buone possibilità di diventare l'unico.

Abituarsi. Una cosa che ti sembrava assurda quando ti è capitata per la prima volta, diventa piano piano trasparente, non la vedi più, diventa normale. Ma se non lo era prima, non lo è neanche adesso: semplicemente perchè non esistono cose normali, ma solo cose frequenti, cose che fanno in molti (dire "tutti" è sempre un'affermazione avventata e falsa, anche se la fanno...in moltissimi, appunto! Laughing).

Avremmo maggiori possibilità di agire sul mondo, se ci pensassimo più spesso.

Ogni comportamento che si è affermato può essere cambiato, può essere sostituito da un altro, proprio per il fatto che prima non c'era e adesso c'è, e quindi anch'esso può sparire o modificarsi: a meno che, chiaramente, non si preferisca fregarsene, per non sforzarsi di cambiare davvero qualcosa, anche pochissimo, solo quello che nel proprio piccolo ognuno di noi può fare, in qualsiasi campo.

 

Io voglio continuare a provare, o, se preferite, provare in modi diversi: voglio continuare a pensare che la musica non sia necessariamente solo quella che si ascolta alla radio (al di là da qualsiasi giudizio di valore, chiaramente), che la politica non sia solo un modo per arricchirsi o acquistare potere personale (e qui invece il giudizio di valore ce lo metto!), che il web non sia solo quello proposto dai grandi colossi accentratori e da quelli che tentano di scimmiottarli per vivacchiare di luce riflessa,e così via.

In questo blog, quindi, troverete questo tipo di riflessioni, e spero che vorrete contraddirmi ad ogni piè sospinto, perchè questo è il senso!

La domanda deve essere: "Che cosa penso IO? Penso davvero così, perchè ci ho riflettuto, oppure si tratta di un pensiero di qualcun altro, che per comodità ho fatto mio?".

E già la struttura di queste pagine, che costringono a pensarci su un attimo, all'inizio, dovrebbe far capire che l'abitudine è una brutta bestia. Eppure, si tratta di una bacheca, dove ciò che non ti serve NON C'E' perchè lo decidi tu, non perchè chi costruisce il sito decide per te, in modo che tu, vedendo la pagina, ti senta a tuo agio e ti conformi alla sensibilità della maggioranza, diventando un felice e tranquillo utente medio, per la gioia dei maghi del marketing.

 

Insomma, per me ne vale la pena: spero che si riesca da qui ad agire, almeno un po', sul mondo reale.

No comments | Send a comment

06/17/2011

Albert Vives, chi era costui?

9st chapter of the tale "Non ho comprato il pepe verde"Search

"Ieri ero a cena in casa di un matematico, un certo Albert Vives. Una serata noiosa, tutto sommato, tranne che per una specie di gioco matematico che il padrone di casa mi ha mostrato, dopo cena."
Chi parla è un importante imprenditore, dalle origini oscure: pochi conoscono il suo vero nome, e solo le dieci persone sedute con lui intorno a quel tavolo conoscono, e condividono, le sue idee riguardo al governo del mondo.
"Niente più di un gioco, per lui: me ne illustrava i particolari con gran divertimento, come se fosse un videogame. Ma mi ha dato da pensare. Nel foglio che avete davanti sono illustrati i più importanti passaggi di questo gioco, che Vives mi ha fotocopiato volentieri, quando gli ho detto che volevo mostrarli ai miei figli. Mi hanno dato delle idee grandiose: se riusciremo a realizzarle, avremo il controllo assoluto del mondo per generazioni e generazioni."
Il silenzio è carico di tensione: d'altra parte, è la prima volta che il Gran Maestro convoca una riunione di massima urgenza, e le sue comunicazioni devono essere di assoluta importanza.
"Come sapete, da tempo abbiamo sintetizzato e diffuso, mescolati ai prodotti alimentari delle nostre aziende di copertura, dei medicinali innocui, ma capaci di lasciare delle tracce rilevabili solo da un apparecchio speciale, da noi creato, che ci consente di controllare la loro effettiva assunzione da parte della persona sotto esame. L'idea è quella di poter controllare se saremmo riusciti a convincere il maggior numero di persone possibile ad ingerire ciò che noi vogliamo, in vista della sintetizzazione di un farmaco che ci consegni il controllo della loro personalità. Ora, il procedimento va a rilento: pochi si lasciano convincere, e comunque lo studio sul farmaco non ha ancora portato a niente. Il gioco di Vives mi ha fatto intravedere una nuova strategia..."
Ormai, svegliarmi sudato è diventata un'abitudine. Che razza di sogno! Prima, un incomprensibile gioco matematico; poi, un'associazione segreta che vuole conquistare il mondo, e non ho capito neanche come... Comunque, non ho mai fatto sogni così realistici: è come se i miei ricordi si mescolassero con quelli di altre persone, anzi, è come se io vivessi in prima persona degli spezzoni di vita che non ho vissuto, con la netta impressione che non siano parto della mia fantasia. Spero che Kospiger mi possa spiegare anche questo. Già, bisogna che mi riposi: domani mattina Jane mi porterà finalmente da lui.

No comments | Send a comment

06/15/2011

Finalmente dal vivo!!!

Straitkurv

Imagine

Ci siamo!
Finalmente potremo suonare per la prima volta i nostri brani dal vivo, e questo accadrà giovedì 23 giugno, a partire dalle ore 21:30, presso La Vetreria, a Cagliari in via Italia 63 Laughing
Speriamo che questo concerto possa aiutare a incrinare le convinzioni dei gestori dei locali presso i quali è possibile suonare, e li inviti a considerare con maggiore attenzione i gruppi che presentano un repertorio originale: la metà dei brani che eseguiremo sono infatti composti da noi, mentre per le cover abbiamo pescato dai protagonisti della storia del rock progressivo, a partire dai King Crimson per arrivare a Peter Gabriel.

Ma chi sono gli Straitkurv, visto che questa è la loro prima uscita Cool?

E' presto detto:

Alessio Fois (batteria);
Davide Sardo (basso e voci);
Francesco Elephantom Tuveri (voce, sax, chitarra);
Massimiliano Melis
(chitarra);
Matteo Carcangiu (chitarra e voci).

La prima volta ci sarà solo...la prima volta! WinkQuindi, non perdetela...Tongue out

No comments | Send a comment

06/14/2011

Poco piu' di un gioco

8st chapter of the tale "Non ho comprato il pepe verde"Search

Forse ho bevuto troppo. Sì, dev'essere così, perché non riesco a seguire il filo dei miei pensieri. Ad esempio, come mi chiamo? William, Francesco, Albert... ecco, Albert. Mi sembra. E cosa stavo facendo, prima di addormentarmi? No, non subito prima, ma prima del prima...
Ecco un concetto interessante: prima del prima c'è il prima ancora. Viviamo forse in un prima alla terza potenza? Se è così, con una semplice radice cubica possiamo ritrovare le nostre radici. E, se spostiamo l'origine dell'asse delle ascisse-tempo, con un semplice elevamento alla terza potenza possiamo conoscere il futuro... e l'integrale spazzato dalla curva, cosa ci darà? Bisognerebbe sapere che cos'è questa curva, per poterla integrare, ma i dati scarseggiano... beh, potrei usare una curva creata da me, per provare...
Dunque: le coordinate dell'origine degli assi saranno 0 (tempo); 0 (vita) - il punto del presente, diverso da individuo a individuo. Quindi, i sistemi di assi saranno tanti quanti gli individui. E già, non cambia la curva, cambiano gli assi! E le intersezioni della curva con gli assi? Non posso fare un sistema, la curva è proprio ciò che devo trovare. Però, se l'origine è 0 (tempo); 0 (vita), posso escludere che ci sia un'intersezione finita, perché:
l'intersezione con l'asse delle ordinate - vita, cioè quella per un valore ascisse - tempo = 0, mi darebbe il dato che riguarda l'attimo presente, che non esiste. Quindi, quest'intersezione tenderà all'infinito, sia nel verso positivo che in quello negativo, passato e futuro;
l'intersezione con l'asse delle ascisse - tempo, cioè per un valore di ordinate - vita = 0, mi darebbe il momento della nascita, e anche questo è senz'altro un punto di discontinuità, per definizione.
I quadranti che mi interessano sono i primi due, perché quelli per cui vita < 0, cioè prima della nascita, possono interessare solo i filosofi, che evidentemente hanno tempo da perdere. Poi, i punti della curva che stanno nel primo quadrante (futuro, cioè t > 0) devono poter essere ricavati a partire da quelli del secondo (passato, t < 0), mediante l'introduzione di opportune condizioni a contorno. Chiaramente, non si può ricavare il presente dal futuro, sia perché per t = 0 si ha un punto di discontinuità ineliminabile, sia perché, se anche questo problema fosse superabile, le necessarie condizioni da porre a contorno sarebbero in numero illimitato; così come non si può ricavare il presente dal passato, per quanto, teoricamente, quello dipenda da questo: infatti, non tutti i punti per cui t < 0 sono essenziali, e, comunque, non sono costanti, ma variabili in modo simil-random da individuo a individuo.
Devo ricordarmi di aggiungere altri assi: almeno tre per lo spazio tradizionale, poi gli altri caratteristici del non-spazio... ah, i massimi, i minimi, i flessi...

No comments | Send a comment

06/03/2011

E questo che cos'e'?

7st chapter of the tale "Non ho comprato il pepe verde"Search

Galleggio in una nuvola
ribollo, in una folla di improbabili sinapsi
mi avvolgo delle coltri che mi avvolgono,
stravolto,
volteggio dentro volti, due alla volta
a volte
mi immergo nel vapore,
in me mi mescolo col me che in me riemerge,
ingeneroso, geloso, illuso, pavido, sincero:
non solo io, forse anche me. Mah.
Allora, siamo forse in due?
Oppure in dieci, cento...
Ma sì,
riemergiamoci, immergendoci l'uno nell'altro,
discutiamoci, abbracciamoci,
separiamoci, schiaffeggiamoci,
per cercarci e poi trovarci, oppure no:
ugualmente ti vivrò, allo stesso modo mi vivrai.
Perché, non più imballato
nel cartone del mio cielo,
su una bolla, mi trastullo,
lasciando che il vento mi nuoti
attraverso la calda carne della mia anima?
Semplice: perché no?
E' bello farsi frugare dalla brezza,
conoscersi per lei,
scoprirsi ad essa uguali, diversi,
e poi ancora uguali...
Facile, comodo, persino banale:
sfuggirsi è il sempre, a volte lo spesso;
se sei fortunato, il qualche volta
- se sei sfortunato, il mai.
Non è forse infinitamente più esaltante
acchiapparci, sfamarci di noi, di noi dissetarci,
tra noi confonderci e in noi diffonderci,
se ciò è di così rara esperienza per noi,
intimi sconosciuti?
Inutile è la luce, senza le tenebre;
vana la sazietà, senza la fame;
banale l'amore, senza la solitudine.

E allora, voglio dipingere il mio buio,
nutrire la mia fame,
conquistare la mia solitudine, per poter
conversare col sole, godere del mio cibo,
amare l'amore.
Dai, non scacciamo gli opposti,
riappropriamocene,
non viviamo la vita a metà,
perché far questo è per metà morire.
Nessuna tristezza, nessuna felicità;
niente sfuggirsi, niente trovarsi;
niente solitudine, niente amore.
Va bene, okay, okay:
sono triste, infelice, solo, ti sfuggo, mi sfuggo,
ci sfuggiamo;
è giusto, è necessario, è vitale.
Ma adesso basta.

Non ricordavo di aver messo questo foglio in quel cassetto. Ero molto giovane, quando l'ho scritto... se non sbaglio, subito prima della costituzione di quella specie di setta filosofica... Evidentemente, la cura che mi hanno imposto subito dopo me l'ha fatto dimenticare, e solo oggi riesco di nuovo a ricavarne emozioni, e ricordi...
Discorsi sull'amore, sulla coppia, sulla gelosia... La più grande emozione, l'esaltazione più intensa che provo nel rapporto con la mia ragazza è il rendermi conto, in ogni momento, di essere scelto da lei. Ma non di essere scelto come unica alternativa, bensì di essere scelto in condizioni di piena libertà di scelta. Quale gratificazione può provare chi impedisce alla sua donna, o al suo uomo, di conoscere altri, di parlarci, di uscirci? Come potrà sapere di essere il prescelto? Come potrà vivere nel dubbio che, di nascosto, lo si 'tradisca'? No, non fa per me. Se arriva qualcuno che le da più di quanto posso io, è giusto che sia lei a scegliere, fa parte del gioco: se non sceglierà me, starò male, sì, il mio orgoglio sarà colpito duramente, ma l'emozione e la gioia legate a tutte le volte in cui il prescelto sono stato io valgono questo rischio, che comunque è inevitabile. In un rapporto così, le persone non si separano mai: cambiano sempre qualcosa, anche di importante, ma trovano qualcos'altro di altrettanto essenziale. Un gioco in cui non si rischia qualcosa dura necessariamente di meno, ed è spesso vissuto meno intensamente. Si vince e si perde, finché i nostri schemi culturali tradizionali non si fletteranno, fino ad ammettere anche il pareggio. La vita è breve, non c'è più tempo, perché perderne inutilmente cercando di adeguarsi a schemi precostituiti, quando ogni giorno può essere diverso dal precedente, e dal successivo? C'è chi ancora pensa che un rapporto di coppia funzioni bene quando ognuno dei due rinuncia a qualcosa per l'altro...oh, ma stiamo scherzando? Un qualsiasi rapporto funziona se ognuno dei due aggiunge qualcosa alla vita dell'altro, senza nulla togliere che comporti una rinuncia, anche se compiuta con piacere. D'altronde, a cosa si deve rinunciare? Se non ha senso temere la presenza di estranei, è certo assurdo ingelosirsi degli amici. Se tutto quello che si fa lo si fa perché si è scelto di fare proprio quello, come potrà mai succedere di vedersi di malavoglia, di abituarsi alla presenza dell'altro, di dare qualcosa per scontato? Certo, quando si è in due, può darsi che, a volte, si abbia voglia di fare cose diverse insieme all'altro... falso problema. Se il vero desiderio sta nella presenza dell'altro, qualunque accordo non comporterà rinunce; se sta nella cosa da fare, la si può fare separatamente, senza alcun problema: siamo noi che carichiamo le cose di significati che non hanno, come se ci fosse stato inserito un programma con un virus che si diverte a creare problemi inesistenti. E se il problema esiste davvero, allora è essenziale che venga fuori al più presto: chi mai continuerebbe a passare il suo tempo con chi non ha voglia di vederlo?
Insomma, nel periodo della setta mi stavo ribellando apertamente a tutte le leggi non scritte che caratterizzano la nostra società. E ora mi sento come allora: Kospiger, sto arrivando.

No comments | Send a comment

Elephantom

Other posts

You can found the previous Post-It version here.

Creative Commons License

All songs (music and lyrics) are registered at S.I.A.E., Società Italiana Autori e Editori, who protects the rights for their publication and usage.
This blog is licensed under a Creative Commons License: you can use its content, in whole or in part, by specifying the name of the author, the name of the blog and by including a link to the original content or by quoting its address. Comments and any other content hosted here is a property of the author.