Ho letto un commento in un post di Paolo Attivissimo (questa la pagina) che conteneva una frase che riassume, secondo me, uno dei problemi che affliggono le nostre discussioni e il nostro modo di vedere la politica e, soprattutto, chi della politica parla, ovvero giornalisti, commentatori, politici e anche persone comuni.

Forse parte della colpa proviene dall'abitudine alla ricerca su internet, con la marea di risultati che ci vengono proposti non sulla base di verifiche effettuate su ognuno di essi da persone competenti (ovviamente tecnicamente impossibili da realizzare), ma sul quanto le pagine che li contengono sono state visualizzate da chiunque, o da quanto sono state collegate, sempre da chiunque, ad altre pagine molto frequentate, cioè non necessariamente (anzi, direi quasi mai) a pagine affidabili dal punto di vista della competenza, appunto.

E allora, come scegliamo il risultato di cui fidarci? Semplice: "se mi piace ciò che dice, mi fido di lui".

E' umano cercare delle conferme alle proprie convinzioni. E' anche umano cercare di accrescere la propria autostima esaltando chi è d'accordo con ciò che pensiamo e trascurando chi non lo è.

L'importante è saperlo, ricordarsene sempre, soprattutto quando ci si trova di fronte ad un contenitore di dimensioni pressochè infinite, alimentabile  praticamente da parte di chiunque, quale è il web.

Certo, questa è la sua forza: ma è anche il suo punto debole. Solo se ci trasformiamo in navigatori avvertiti, che sanno che le informazioni che troviamo non sono verificate da nessuno, possiamo usarlo come strumento di libertà: abbiamo tutte le informazioni che vogliamo, ma tendiamo troppo spesso ad improvvisarci esperti di qualunque cosa solo per averla letta su un sito web, che magari è www.truffonio.imbrogliaski.com, per ricordare un memorabile personaggio che riesce a gabbare Zio Paperone in un vecchio fumetto.

Come ogni scienziato sa, una delle basi della ricerca è dubitare delle conferme e cercare delle controprove. Altrimenti, il web può diventare il più formidabile strumento di controllo delle opinioni che qualunque potere abbia mai avuto a disposizione.

Non sono ancora sicuro di essere sveglio.

Ma dovrei esserlo, ho appena ricevuto la conferma per telefono dall'organizzazione, per cui non posso continuare a essere troppo circospetto. Quindi, è così, è vero: il 29 luglio, al Festival IN PROGRESS ONE di Sestu, gli STRAITKURV apriranno il concerto di Fish!!!

Uno dei miti della mia adolescenza, uno dei pochi che per ragioni anagrafiche ho potuto seguire "dal vivo", suonerà sullo stesso palco dove pochi minuti prima avremo finito di suonare noi...non so se potete immaginare l'emozione che già da ora comincia ad afferrarmi lo stomaco!

A presto per nuovi aggiornamenti!