Leggo oggi un articolo sul Corriere della Sera (lo trovate qui) che ci informa sul fatto che Facebook e Google finanziano apertamente candidati della destra repubblicana negli U.S.A.

Niente di illegale, intendiamoci, ci mancherebbe! 

Ciò che mi lascia perplesso è che chi continua a trattare Microsoft come il diavolo, monopolista e maneggione, non si sogna neanche di riservare lo stesso atteggiamento verso questi altri colossi, altrettanto monopolisti (quanto meno come obiettivo, ma non solo secondo me già raggiunto) e altrettanto maneggioni. Anzi, li si tratta anche come degli strafighi, molto gggiovani, molto trendy.

Eppure, vi assicuro che chi a suo tempo, nella propria lotta contro Microsoft, coerentemente ha deciso di non utilizzare più il suo sistema operativo e i suoi prodotti in generale, ha dovuto all'inizio scontrarsi con problemi enormi, perso in sistemi operativi incomprensibili e browser incompleti.

Ma sono soddisfattissimi della propria scelta, e la rifarebbero domani, anche se ovviamente adesso è decisamente più facile, grazie anche al fatto che loro ci hanno bisticciato per un po': tra parentesi, e per la cronaca, io non sono riuscito a trovarmi bene con altri sistemi operativi diversi da Windows, e per lavoro devo usare tutti i browser indifferentemente, ma questo non mi esime dal riconoscere che la possibilità di scelta e la lotta al monopolio sono battaglie sacrosante, che mi fanno sentire grato nei confronti di chi le ha fatte per me dove io non sono riuscito a dare un contributo fondamentale.

Difficoltà all'inizio notevoli, dicevo, in confronto alle quali un boicottaggio di questi altri monopolisti sarebbe davvero una passeggiata.

Ma, ovviamente, parlare male di Microsoft è bene, e boicottarla è giusto e santo; parlare male di Facebook è moda (meglio se lo si fa su Facebook, realizzando il massimo del corto circuito), parlar male di Google è quasi lesa maestà, boicottare l'uno o l'altra sul serio invece sembra poter portare alla fine del mondo.

"Perchè te la prendi? Basta non iscriversi..."

Mi sembra chiaro che questi colossi siano in grado di influire anche sulle scelte di chi, come me, non ci si iscrive: lo era già da prima, per chi l'avesse voluto vedere, ma se delle multinazionali finanziano dei governi allora vogliono intervenire anche nei miei confronti. Un po' come il Vaticano, insomma...

Trattandosi di religione, quindi, so che non sarà facile scalfire le altrui convinzioni, ma questo non fa che rinforzarmi nel mio ateismo militante.